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Molto bene anche il Crotone, in uno Scida finalmente più gremito e contro una FeralpiSalò solo teoricamente più fresca atleticamente dopo 15 giorni di riposo e richiamo atletico. I pitagorici, ben guidati da Longo, hanno inserito la quinta dominando e portando a casa il primo match point: guai a sottovalutare i rossoblu in ottica promozione, non solo per blasone ma anche la capacità di sciorinare un calcio spettacolare e a trazione anteriore. Colpaccio del Pescara a Catania, in uno stadio gremito da quasi 20mila spettatori e che ha creato un clima nettamente di categoria superiore. Non è bastato, visto che gli abruzzesi hanno mostrato organizzazione tattica e mentalità vincente come non si vedeva dallo scorso girone d’andata. L’ha sbloccata Merola all’86 con un pregevole pallonetto, con Baldini che però ha invitato tutti a non sentirsi già appagati: “Mettiamo da parte la gioia per questo successo, per quanto importante, e proiettiamoci a mercoledì prossimo. Sarà dura, loro sono forti e non c’entrano con questa categoria”. Patron Sebastiani ha invece chiamato a raccolta il pubblico: “Qui a Catania la gente ha rappresentato il dodicesimo uomo in campo, vorremmo che all’Adriatico ci fosse la stessa spinta perchè è una componente che può fare la differenza”. Successo netto della Giana Erminio sul Monopoli (ricordate quando dicemmo che potesse essere una matricola terribile in prospettiva playoff?), 1-1 invece tra Vis Pesaro e Rimini. Stavolta la zona Cesarini è fatale agli uomini di Stellone che, dopo anni, hanno saputo riportare il grande pubblico allo stadio. Tutto aperto in vista del ritorno, con i ragazzi di Buscè ovviamente favoriti. Nelle gare playout, invece, regna sovrano l’equilibrio. Il Milan Futuro batte per 1-0 una brutta Spal ma al Mazza sarà tosta, il Sestri Levante vince per 2-1 con la Lucchese dopo una settimana di polemiche e botta e risposta a distanza tra i due club, la Triestina ipoteca la salvezza con lo 0-0 in casa del Caldiero Terme. 1-0 invece della Pro Patria su una Pro Vercelli irriconoscibile da tempo, mentre nel girone C è 0-0 tra Messina e Foggia, in una contesto ambientale stupendo e con gli ospiti che hanno ritrovato compattezza  dopo un periodo caotico soprattutto per le tensioni societarie.