Il Parma blocca il Napoli, ma l’Inter non ne approfitta e resta a -1. Bagarre in Eurozona con il 4°, 5° e 6° posto ancora in palio, mentre nei bassi fondi il Cagliari festeggia l’aritmetica salvezza.
Ad aprire un fine settimana d’altri tempi con 9 partite in contemporanea, l’anticipo del sabato sera tra un Genoa ormai salvo da diverse settimane e l’Atalanta già certa di poter disputare la prossima Champions League 2025-2026. In un Marassi che saluta la squadra, si gioca in un clima da “ultimo giorno di scuola” e non mancano gol e spettacolo.
Pinamonti di testa al 37’, poi Sulemana con un potente destro da fuori area al 2° della ripresa per il momentaneo 1-1. Di nuovo Pinamonti con un preciso rasoterra al 58’, a cui risponde Maldini 4 minuti più tardi al primo timbro con la maglia orobica. Dell’ex Retegui lo squillo decisivo in scivolata all’imbrunire dell’incontro con una pregevole deviazione in tuffo su traversone di De Ketelaere.
Il saluto dell’Olimpico nell’ultima gara casalinga di Ranieri – Foto X Lega Serie A
Il saluto dell’Olimpico nell’ultima gara casalinga di Ranieri – Foto X Lega Serie A
Pedro esulta dopo la doppietta all’Inter – Foto X S.S. Lazio
C’è da segnalare che l’azione del gol parte da un retropassaggio genoano non controllato da De Winter, lasciatosi cadere a terra per un problema al ginocchio sinistro. L’Atalanta non la butta fuori e tant’è: Retegui fa 25, non esulta per rispetto ai vecchi tifosi e regala il bottino pieno a Gasperini.
Registrato il colpo esterno della Dea, via alla domenica “old school” con tutte le gare in concomitanza.
Partiamo dalla parte alta della classifica, con la capolista Napoli che non va oltre lo 0-0 in quel di Parma. Sul rettangolo verde ducale, i legni salvano Chivu mentre Meret difende con i denti la porta campana in un paio di circostanze. Tuttavia, il vero regalo alla formazione partenopea lo fa la Lazio di Baroni, capace di rimontare due volte in casa dell’Inter e di stoppare la corazzata nerazzurra sul 2-2. A San Siro, i padroni di casa passano allo scadere della prima frazione con un sinistro in mischia di Bisseck, ma al 72’ una zampata ravvicinata di Pedro riequilibra il discorso. L’Inter non ci sta e al 78’ è una capocciata di Dumfries a riportare avanti il Biscione prima che, a pochi pochi istanti dal triplice fischio, il rigore assegnato dal Var e trasformato dal solito Pedro chiuda la contesa sul definitivo 2-2. Per Conte ora l’irripetibile chance di portare in Campania lo Scudetto, mentre ad Inzaghi resta il rammarico per il mancato sorpasso sfumato proprio nelle battute conclusive. Scendendo la graduatoria e constatato il terzo posto della Dea, troviamo una Juventus sempre più lanciata verso il 4° posto valido per la prossima Coppa dei Campioni. Gli uomini di Tudor battono l’Udinese con due gol nella seconda parte di gara (apre Nico Gonzalez al 61’, chiude un poderoso mancino incrociato di Vlahovic all’88’) e restano così favoriti per l’aggancio Champions. Un 4° posto, però, ambito anche dalla Roma di Ranieri, che alla sua ultima panchina all’Olimpico non fallisce l’appuntamento casalingo e piega il Milan con un secco 3-1. In uno stadio stracolmo, segna subito Mancini di testa al 3’, poi il Milan resta in 10 per un rosso a Gimenez causato da una gomitata allo stesso Mancini, ma trova comunque il colpo del pareggio con la ribattuta di Joao Felix dopo una respinta di Svilar su Jimenez. Le speranze rossonere, però, durano poco, perché al 58’ una punizione capolavoro di Paredes trafigge Maignan al fil di palo riportando i capitolini sopra nel punteggio. La reazione del Diavolo è disperata: Svilar salva su Leao, mentre al minuto 87 un bolide dal limite di Cristante chiude definitivamente la pratica. Giallorossi ancora in corsa per l’Europa più prestigiosa, Conceicao fuori da tutto. Chi, invece, può ancora sperare di agguantare almeno la Conference League è la Fiorentina di Palladino, capace di battere il Bologna per 3-2 nel sentitissimo Derby dell’Appennino e di agganciare così i rossoblù a quota 62. In un Franchi polemico con società e allenatore, a sbloccarla è un tiro di Parisi deviato imparabilmente in porta da Lucumi. Dallinga pareggia con una bella torsione aerea su cross di Orsolini al 61’, mentre sei giri di lancette più tardi un tap-in di Richardson ristabilisce le distanze. I felsinei, nonostante la straordinaria vittoria della Coppa Italia, non sembrano sazi e al 79’ pareggiano di nuovo, questa volta con Orsolini in versione centravanti su superbo assist di Ndoye. Tuttavia, è la Viola ad avere più “fame” e nel finale Moise Kean regala i tre punti ai gigliati sfruttando un bell’invito volante di Mandragora. Toscani che dovranno vincere l’ultima e sperare nella contemporanea sconfitta della Lazio, emiliani pronti a festeggiare con la città sia la Coppa Italia che il conseguente ingresso alla prossima Europa League.
Scalando verso il basso, ecco l’1-1 del Bentegodi tra l’Hellas di Zanetti e il Como di Fabregas. In terra veneta, al rasoterra di Caqueret al 29’ risponde la sassata dell’esperto Lazovic al 69’. Festa metà, dunque, per gli scaligeri, non ancora aritmeticamente salvi ma con un buon margine sulle pericolanti. Viceversa, può contare sulla matematica il Cagliari di Davide Nicola, abile nel battere per 3-0 il Venezia nello scontro salvezza della Domus Arena. In Sardegna, la capocciata di Mina all’11’ indirizza subito la gara verso il porto rossoblù, poi la fronte di Piccoli fa 2-0 tranquillizzando l’intera isola. Di capitan Deiola, con un destro “alla Del Piero”, la ciliegina sulla torta che vale il 3-0 conclusivo e la relativa gioia per la permanenza in Serie A. Un categoria dove proveranno a rimanerci fino alla fine anche Empoli e Lecce, entrambe uscite con tre punti in tasca da questo penultimo turno di campionato. 3-1 dei toscani in quel di Monza, 1-0 dei salentini in casa con il Toro. Al Brianteo, gli uomini diretti da Sandro Nesta vanno in vantaggio con Birindelli, ma le motivazioni empolesi fanno la differenza e allora ecco che arriva prima il pareggio di Colombo, bravo da Pivot ad usare il “piede perno” dentro l’area lombarda al 49’, e poi l’immediato sorpasso firmato dall’incornata di Viti su corner di Cacace appena tre minuti più tardi. Accusato il pesante “uno-due” ravvicinato, il Monza si sgonfia e l’Empoli la chiude con un tiro di Gyasi sfortunatamente deviato nella propria porta da Pizzignacco dopo un flipper sul palo. Dall’altra parte dello Stivale, invece, al Lecce è sufficiente un missile ipersonico di Ramadani da 30 metri al 46’ (di sicuro uno dei gol più belli dell’intera stagione) per sbarazzarsi del Torino e continuare a sperare. D’Aversa e Giampaolo restano così appaiati in classifica a quota 31, rinviando i verdetti agli ultimi 90 minuti in programma il prossimo fine settimana.
Risultati 37° turno
Genoa-Atalanta 2-3 (37’- 58’ Pinamonti; 47’ Sulemana, 62’ Maldini, 89’ Retegui)
Inter-Lazio 2-2 (45’+2 Bisseck, 79’ Dumfries; 72’- 90’ Pedro)
Juventus-Udinese 2-0 (61’ Gonzalez, 88’ Vlahovic)
Parma-Napoli 0-0
Fiorentina-Bologna 3-2 (13’ Parisi, 67’ Richardson, 84’ Kean; 61’ Dallinga, 79’ Orsolini)
Hellas Verona-Como 1-1 (69’ Lazovic, 29’ Caqueret)
Monza-Empoli 1-3 (30’ Birindelli; 49’ Colombo, 51’ Viti, 59’ Pizzignacco (aut.))
Cagliari-Venezia 3-0 (11’ Mina, 41’ Piccoli, 71’ Deiola)
Roma-Milan 3-1 (3’ Mancini, 58’ Paredes, 87’ Cristante; 39’ Joao Felix)
Lecce-Torino 1-0 (46’ Ramadami)
Classifica
79 Napoli; 78 Inter; 74 Atalanta; 67 Juventus; 66 Roma; 65 Lazio; 62 Fiorentina, Bologna; 60 Milan; 49 Como; 44 Torino, Udinese; 40 Genoa; 36 Cagliari; 34 Hellas Verona; 33 Parma; 31 Lecce, Empoli; 29 Venezia; 18 Monza.
Scopri tutto sul calcio italiano! Visita la nostra sezione Articoli per leggere le ultime novità e approfondimenti su Serie A, Serie B e Lega Pro. Rimani aggiornato sulle tue squadre preferite e vivi al massimo la passione del calcio!
I nomi dei prodotti e dei servizi elencati in questa web rappresentano marchi registrati e/o appartenenti ai rispettivi proprietari e utilizzati sotto licenza. È severamente proibita qualsiasi forma di utilizzo non autorizzato.
© F.I.S.S.C. Tutti i diritti riservati. Privacy Policy | Policy Cookie