Il Pisa torna matematicamente in Serie A dopo 34 anni. I nerazzurri perdono a Bari, ma la contemporanea sconfitta dello Spezia con la Reggiana, fa festeggiare la squadra di Pippo Inzaghi. Pari che serve a poco per il Frosinone col Cittadella. Cade ancora il Palermo.
Si è giocato tutto in unico giorno il 37esimo turno di Serie B. il Pisa di Inzaghi è promosso in A, nonostante esca sconfitto da Bari. Decide un gol dell’ex Bonfanti in avvio. I tantissimi tifosi nerazzurri hanno invaso il San Nicola di Bari e la festa proseguirà anche in questi giorni a Pisa.
D’altronde, è un momento atteso 34 anni. Il regalo in realtà glielo ha fatto lo Spezia, che frena a Reggio Emilia con la Reggiana e spedisce il Pisa in A (i nerazzurri erano a +9). Per la squadra di Dionigi una vittoria fondamentale in chiave salvezza. Le firme sono di Gondo e Portanova. In ottica playoff stecca il Palermo che perde a Cesena: al Manuzzi finisce 2-1, gol di Calò e Saric. In mezzo era arrivato il pareggio di Pierozzi.
Si muove la classifica anche in zona retrocessione: la Salernitana batte 2-0 il Mantova e si porta a quota 39. Fanno un bel salto, probabilmente definitivo, invece sia la Carrarese sia il Sudtirol. Entrambe vincono 2-1, rispettivamente contro Modena e Cosenza. La sconfitta costringe la squadra di Alvini ad arrendersi: dopo 7 anni di Serie B, i lupi retrocedono matematicamente in C. Pareggio tra Catanzaro e Samp (2-2), con Coda che diventa il recordman di gol nella storia della Serie B: 135 centri, raggiunto Schwoch. Finisce 0-0 la sfida tra Brescia e Juve Stabia.
Per il Pisa, la sconfitta subita oggi a Bari ha un sapore che più dolce non si potrebbe. I nerazzurri cadono al San Nicola, ma, complice la sconfitta dello Spezia, può festeggiare: dopo 34 anni, è finalmente Serie A. A Bari, però, l’avvio è shock. È tutto pronto per la festa del Pisa, ma il dominio è dei padroni di casa. E la squadra di Moreno Longo, passa: la rimessa lunga di Pucino finisce a centro area, il pallone rimbalza due volte e diventa preda di Bonfanti, che insacca. L’ex di turno non esulta, quasi si scusa, ma porta avanti i biancorossi. E intanto, sei minuti dopo, passa lo Spezia a Reggio Emilia: al momento la festa è rimandata. Il Pisa si fa vedere con un colpo di testa di Touré, ma la vera notizia arriva dal campo della Reggiana. La squadra di Dionigi l’ha ribaltata e lo Spezia è sotto. È l’unica cosa che conta oggi. Nella ripresa il Pisa si fa vedere anche con Moreo, bravo Radunovic a distendersi e deviare in angolo. Gli allenatori sono molto nervosi: Longo viene espulso per proteste, Inzaghi solo ammonito ma non sta fermo un attimo. Freme. Sa che la Serie A è sempre più vicina. Nel finale succede poco o nulla. Il punteggio non cambia né qui né a Reggio Emilia e la festa più partire. Il Pisa è promosso in A, 34 anni dopo l’ultima volta.
Finisce invece 2-1 la gara tra Carrarese e Modena. La prima vera emozione del match è un’espulsione. Al 21’ Fiorillo stende Gliozzi al limite dell’area e, dopo una revisione al Var, l’uscita del numero 98 della Carrarese è punita con il cartellino rosso. I toscani non demordono e in chiusura di primo tempo ottengono un calcio di rigore che Schiavi converte tirando al centro. In avvio di secondo tempo altro rigore, sempre per fallo di mano ma stavolta per il Modena. Lo batte Gliozzi, che sigla l’1-1 spiazzando il portiere avversario. Nonostante il controllo del gioco, gli ospiti non riescono a trovare il raddoppio. Anzi, all’88’ subiscono il 2-1. Cicconi batte una punizione dalla destra su cui Illanes gira di testa, facendo impazzire i tifosi della Carrarese. Nel recupero finale, Oliva si fa espellere per un brutto fallo su Fontanarosa.
E’ un pareggio che serve a poco ad entrambe le squadre invece, quello dello stadio “Benito Stirpe” tra Frosinone e Cittadella. Il Frosinone spinge fin dall’inizio e crea occasioni con Monterisi, Marchizza e Kvernadze. La rete del meritato vantaggio arriva al 37’. L’arbitro Bonacina fischia un calcio di rigore per fallo di mano di Pavan e Ambrosino va sul dischetto. Il numero 10 prima sbaglia, ma sulla ribattuta fa 1-0. Il Cittadella cresce nel secondo tempo e si rende pericoloso un paio di volte, l’ultima delle quali vale l’1-1. Al 73’ Tessiore conquista un pallone vagante a centrocampo e serve un assist perfetto, in verticale, per Okwonkwo che con il destro trafigge Cerofolini. La reazione del Frosinone arriva subito: Begic tira un missile dal limite e sfiora di pochissimo il palo. Ma il match finisce in parità.
Colpo salvezza della Reggiana contro lo Spezia. L’equilibrio in campo tra le due squadre dura solo 15 minuti. Gli ospiti trovano il vantaggio da calcio d’angolo: Esposito batte, Bardi respinge sui piedi di Lapadula a cui basta calciare per sbloccarla. Lo Spezia controlla il gioco, ma la Reggiana trova l’1-1 al 40’. Fiamozzi, sulla destra, piazza un traversone teso sul secondo palo e Portanova spedisce la palla in porta con la complicità di Gori. Un colpo prima dell’intervallo, uno dopo e la rimonta è completata. Al 51’ Libutti verticalizza in area di rigore per Gondo, il quale anticipa Gori con uno scavetto siglando il settimo gol del suo campionato. Così la Reggiana trova la terza vittoria consecutiva.
Il Sudtirol si impone per 2-1 sul Cosenza in rimonta e condanna i calabresi alla matematica retrocessione in Serie C. Allo stadio Druso, è il Cosenza ad aprire le marcature al 18’. Masiello gestisce male il pallone spazzato dalla difesa ospite, favorendo la corsa di Zilli da centrocampo verso l’area di rigore. Qui il numero 21 serve un cross morbido al centro per Mazzocchi che insacca a porta vuota. Poco prima dell’intervallo il Südtirol fredda il Cosenza riportando il risultato in parità. Davì raccoglie un corner respinto e fa partire un sinistro rasoterra micidiale. Sulla traiettoria c’è Molina che beffa Micai. Al 60’ la squadra di Alvini rimane in dieci per il doppio giallo di Florenzi, e il Südtirol inizia ad alzare i giri del motore. Otto minuti dopo Davì riporta in vantaggio i suoi raccogliendo il cross di Veseli e incrociando con il sinistro. Con il terzo successo di fila i padroni di casa arrivano a metà classifica. I lupi retrocedono dopo 7 stagioni consecutive in Serie B.
Termina 2-2 tra Catanzaro e Sampdoria. La partenza è tutta della Samp. La squadra di Evani si rende pericolosa con Venuti, fuori di poco, e poi passa con De Paoli al 22’. Il numero 23 è bravo a girare di testa un cross di Vieira dalla destra e a trovare l’angolino vincente. Il Catanzaro, però, non ci sta. I giallorossi si fanno sotto e sfiorano a più riprese il pari, prima con Iemmello e poi con Situm. Poi l’1-1 arriva al 45’: la firma è di Brighenti, bravo a farsi trovare al posto giusto al momento giusto e a correggere in rete una torre di Iemmello su calcio d’angolo. E nella ripresa ecco l’immediato sorpasso. Biasci sfrutta un lancio dalle retrovie, infila nella difesa blucerchiata e si invola indisturbato verso la porta di Cragno: 2-1 Catanzaro, gara capovolta. Passa però un minuto e la Samp ha già pareggiato. È Coda a fare 2-2, firmando il 135esimo gol della sua carriera in B e diventando il miglior marcatore all time al pari di Schwoch. Il Catanzaro si ributta in avanti ma rimane in dieci al 63’. Pompetti, già ammonito, stende Coda e l’arbitro lo espelle.
Lo scontro salvezza contro il Mantova, va a favore della Salernitana, che si impone sui virgiliani per 2-0. I campani partono subito forte nel match. Ci prova prima Soriano, poi Verde. Il Mantova risponde con Mensah. Il copione è chiaro: i padroni di casa attaccano, gli ospiti si difendono e ripartono. E allo scadere del primo tempo, passa la squadra di Marino. Il gol è di Amatucci, che raccoglie un pallone al limite dell’area e calcia, battendo Festa. Nella ripresa il Mantova ci prova, ma è la Salernitana a sfiorare il raddoppio. Soriano ha un’occasione su una bella sponda di Lochoshvili, ma calcia a lato. Nel finale c’è spazio anche per il gol del raddoppio: lo sigla Simy, che si fa 50 metri palla al piede in solitaria e infila Festa in uscita. All’Arechi finisce 2-0, la Salernitana vince e si porta a quota 39. A oggi sarebbe ai playout.
Pareggio senza reti tra Brescia e Juve Stabia. Nella prima mezz’ora di gara succede poco o nulla, poi arrivano in serie due episodi che potrebbero girare la partita. Prima viene annullato un gol a Piscopo per fallo di mano, poi la Juve Stabia rimane in dieci per un brutto intervento di Sgarbi a centrocampo. L’attaccante sbraccia su Dickmann allargando il gomito e per Marinelli è rosso diretto. Nella ripresa il Brescia è quindi sopra di uomo e prova a buttarsi in avanti alla ricerca del vantaggio, ma non riesce mai a creare reali pericoli. L’unico ad avere un po’ di piglio è Galazzi, ma senza riuscire a sfondare la difesa ospite. Al Rigamonti finisce a reti bianche.
Seconda sconfitta consecutiva per il Palermo, che cade anche a Cesena (2-1). Al Manuzzi succede di tutto. Nella prima mezz’ora c’è solo il Palermo. La squadra di Dionisi colleziona occasioni in serie: ci prova prima Verre due volte, poi Ranocchia e quindi Le Douaron di testa. Ma la gara non si sblocca. Finché non si affacciano nell’area avversaria i bianconeri, che alla prima vera occasione passano. Il vantaggio lo firma Calò, bravo da due passi a correggere in rete una sponda di Prestia. Cesena in vantaggio. Il Palermo, però, non ci sta e si ributta in attacco. Ma nei successivi 5’ succede di tutto. I rosanero si conquistano un rigore per un fallo di mano di Celia. Dal dischetto va Pohjanpalo, ma Klinsmann è superlativo nel distendersi e respingere. Nemmeno il tempo di esultare ed ecco il punto del pari: cross dí Ranocchia e Pierozzi di testa, anticipa il portiere di casa e imbuca: 1-1 all’intervallo. Nemmeno il tempo di ripartire ed ecco il nuovo vantaggio di casa. È il 1’ della ripresa quando Saric infila Audero, complice anche una deviazione di Magnani. Il Palermo ci prova ancora, come fatto per tutto il primo tempo, ma crea meno e non riesce a essere pericoloso. Capitano due occasioni a Brunori, su punizione, e a Pohjanpalo di testa, ma in entrambe le occasioni Klinsmann è attento e dice di no. Vince il Cesena.
Finisce 1-1 l’unico posticipo di giornata, quello delle ore 19:30, tra Cremonese e Sassuolo. Allo Zini le due squadre si annullano per la prima mezz’ora, poi Fulignati regala palla a Laurientè che a porta vuota non sbaglia. Disastroso il portiere della Cremonese. Padroni di casa che però non si arrendono e pareggiano al 38′ con una perla di Barbieri: tunnel a Boloca e destro forte all’incrocio dei pali. Secondo gol in campionato per l’ex Juve. Secondo tempo in cui la Cremonese è più coraggiosa: al 55′ Satalino chiude su Bonazzoli, mentre al 66′ De Luca spedisce alto sopra la traversa. Nel complesso ritmi blandi e due squadre che non hanno molto da chiedere, vista la classifica. Nono risultato utile consecutivo per i grigiorossi, sempre più quarti e che non accorciano sullo Spezia.
Di seguito, ecco i risultati e la conseguente classifica, al termine della 37^ giornata.
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Bari – Pisa 1-0
9′ Bonfanti
Brescia – Juve Stabia 0-0
Carrarese – Modena 2-1
42′ Schiavi (C), 63′ Gliozzi (M), 89′ Illanes (C)
Catanzaro – Sampdoria 2-2
23′ Depaoli (S), 45′ Brighenti (C), 47′ Biasci (C), 50′ Coda (S)
Cesena – Palermo 2-1
38′ Calò (C), 45+6′ Pierozzi (P), 46′ Saric (C)
Frosinone – Cittadella 1-1
37′ Ambrosino (F), 78′ Okwonkwo (C)
Reggiana – Spezia 2-1
15′ Lapadula (S), 41′ Portanova (R), 51′ Gondo (R)
Salernitana – Mantova 2-0
45+1′ Amatucci, 90+4′ Simy
Südtirol – Cosenza 2-1
18′ Mazzocchi (C), 45+1′ Molina (S), 68′ Davi (S)
Cremonese-Sassuolo 1-1
31’ Laurentie (S), 38’ Barbieri (C)
La classifica
Sassuolo 82, Pisa 72, Spezia 63, Cremonese 58, Juve Stabia 54, Catanzaro 49, Palermo 48 , Bari 47, Cesena47, Modena 44, Südtirol 44, Carrarese 44, Reggiana 41, Mantova 40, Frosinone 40 , Brescia, 39 Salernitana 39, Sampdoria 37, Cittadella 36, Cosenza 30* (4 punti di penalizzazione)
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