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Storia di una denuncia che all’Italia non piace…

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Non é una notizia da prima pagina. Almeno non in Italia. Simone Farina, ex giocatore del Gubbio (ex perché é senza squadra), dopo essere stato elogiato con pomposi paroloni dagli stessi media che oggi si preoccupano solamente di quanti mesi di squalifica sconteranno alcuni personaggi coinvolti nel calcioscommesse (della maggior parte chi se ne frega), se ne va in sordina.

Spero che sempre più club italiani decidano di investire sempre più nei settori giovanili che possono essere anche una risposta ai problemi finanziari del calcio e possono far quadrare i bilanci. E’ merito del settore giovanile della Roma se sono un calciatore professionista”. Queste le parole del giuramento che aveva letto in occasione della Coppa Carnevale a Viareggio, a febbraio di quest’anno.

Il 25 maggio, come riferisce il blog Bauscia Café (no, temo che nessun giornale ne abbia scritto in maniera interessata e seria), Simone Farina, invitato al congresso FIFA a Budapest, è diventato Ambasciatore FIFA e ha conosciuto i vertici Interpol (in particolare Ronald K. Noble).

Infine l’epilogo, a luglio. L’Interpol-FIFA ha invitato Farina a Londa. In quell’occasione é stato contattato dall’Aston Villa. Molto probabilmente insegnerà calcio ed etica nelle sue giovanili. Sì, avete capito bene. Qui in Italia non ce ne facciamo nulla. Una passeggiata a Coverciano nel nome dell’etica e poi tutto di nuovo come prima. All’estero tipi come lui li cercano e se li tengono stretti. Noi ci teniamo tutto il resto. Lo schifo del calcioscommesse, i patteggiamenti pur di scontare il meno possibile, due feriti che non fanno un morto. Peccato. Davvero un peccato.

S. Bertagna
fcinter1908
Fonte : Bauscia Cafè

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